novembre 2024.

1 NOVEMBRE, TORINO (ITALIA).

In vista del 4 novembre, presidio al Consolato ucraino di Milano, compare qualche scritta e foglio murale all’Ufficio immigrazione della Questura, all’Università di Torino, al mercato di Porta Palazzo, alla Chiesa ortodossa…

 

 

2 NOVEMBRE, VENEZIA (ITALIA).

A Venezia contro la guerra.

Un corteo di circa 150 persone attraversa Venezia. Il senso del corteo è stato quello di porre la questione della diserzione, in particolare quella ucraina e russa, alle nostre latitudini, tema totalmente assente, ma necessario per costruire quella bussola etica da utilizzare in questo momento storico. Un corteo che è riuscito a tenere insieme questo tema della diserzione ucraina e russa, la resistenza palestinese, libanese e yemenita contro il genocidio algoritmico israeliano supportato da tutto l’occidente, e la questione del ddl1660. Infatti, si è riusciti, sfidando il divieto della polizia, a passare sotto il carcere e con cori, fuochi d’artificio e rumori si è portata solidarietà ai detenuti, che hanno risposto con potenza. Un piccolo segnale per ricordare a loro che “fuori” c’è chi non li lascia soli, e a noi che bisogna continuare a lottare in qualsiasi contesto in cui ci si trova.

4 NOVEMBRE, MILANO (ITALIA).

(…) Con la consapevolezza che la mobilitazione generale passa sempre più attraverso identità digitali biometriche funzionali a sorvegliarci, arruolarci o eliminarci, di cui esempio sono i sistemi di autorizzazione e varchi implementati durante la pandemia di COVID, abbiamo espresso la nostra tensione disfattista e internazionalista davanti al Consolato ucraino di Milano, che non rinnova i documenti a chi non si registra sul database elettronico per l’arruolamento “Oberih”, sistema analogo a quello implementato in Russia, “Gosuslugi”.
Nonostante l’imponente dispiegamento di Carabinieri, Polizia ed Esercito, gli interventi al microfono e i volantini distribuiti hanno incontrato l’interesse di chi si trovava lì per espletare pratiche burocratiche. Più di una parola è stata scambiata con persone rabbiose per i propri cari rapiti dallo Stato per andare al fronte: “i poveri vengono sacrificati”. (…)

Testo integrale e immagini QUI.

Diretta su Radio Blackout QUI.

7 NOVEMBRE, NOVOSIBIRSK (RUSSIA).

In serata si è svolto in Siberia un piccolo raduno contro la guerra organizzato da forze comuniste e autorizzato dalle autorità.

Sergei Krupenko, fuoriuscito dal Partito Comunista Operaio Russo in contrasto con le posizioni relative alla guerra in Ucraina, alla fine della manifestazione l’ha definita apertamente “contro la guerra”.

Oggi questo governo ha trascinato il Paese e decine di milioni di persone in un’avventura sanguinosa, sapete dove! Ogni giorno le persone muoiono. La popolazione civile soffre”. In precedenza era già stato multato per aver “screditato” l’esercito.

7 NOVEMBRE, URALI MERIDIONALI (RUSSIA).

Un altro raid anti-migranti ha avuto luogo all’aeroporto internazionale Kurchatov di Chelyabinsk. La polizia ha controllato quasi 250 “nuovi” cittadini. Nel rapporto del servizio stampa del Ministero regionale degli affari interni si dice che “sono state notificate cartoline per la coscrizione“, ma il numero specifico viene taciuto. Queste azioni fanno parte di una campagna più ampia per costringere i migranti alla guerra.

Putin ha firmato una legge che priva della cittadinanza chi non si iscrive al servizio militare entro due settimane dal ricevimento del passaporto. Il Ministero degli Affari Interni è ora obbligato a trasferire i dati di coloro che hanno appena ricevuto la cittadinanza agli uffici di registrazione e arruolamento militare, in modo che gli uffici di registrazione e arruolamento militare possano registrarli immediatamente.

Nei mercati, negli ostelli e in altri luoghi in cui possono trovarsi i migranti, la polizia degli Urali meridionali effettua regolari raid. Le persone vengono poste a faccia in giù e poi le convocazioni vengono consegnate in massa. Queste misure sono diventate particolarmente dure dopo i pogrom di Korkino contro persone rom: in quei giorni la polizia ha riferito di aver notificato più di 70 convocazioni.

L’emissione di mandati di comparizione e la pressione su coloro che sono ricattati dalla protezione legale diventano uno strumento per colmare la carenza di carne da cannone sul fronte.

9 NOVEMBRE, (RUSSIA).

Un militare disertore, che ha parlato pubblicamente di esecuzioni e fughe nel suo reggimento, è stato arrestato e rimandato al fronte.

Alla fine di ottobre sui canali televisivi era apparso il messaggio di un soldato con lo pseudonimo “Sailor”, che parlava delle pratiche di ‘”azzeramento” nel 19 ° reggimento (unità militare 12322). Secondo lui, il comandante del reggimento avrebbe ordinato l’uccisione sommaria di sei dei suoi colleghi perché si sono rifiutati di combattere.

Dopo la diffusione del video, il soldato è stato arrestato a Omsk dalla polizia militare. Anche il filmato dell’arresto è apparso sui canali televisivi.

Secondo altri soldati del 19° reggimento, esiste un “gruppo di ricerca” del reggimento che cattura coloro che hanno lasciato l’unità senza permesso. Viene sparato ai piedi di coloro che si rifiutano di andare a combattere. I “refuseniks” e coloro che bevono vengono inviati a prelevare corpi dal campo di battaglia senza armature o elmetti. In inverno, questa categoria di militari, per ordine dei comandanti, è stata messa nuda in una fossa e bagnata con acqua fredda. Molti sono morti di congelamento e polmonite.

8 NOVEMBRE, KHARKOV (UCRAINA).

“Busificazione” (rapimento di uomini per mandarli al fronte).

11 NOVEMBRE, KHARKOV (UCRAINA).

La situazione è sempre la stessa. Un altro episodio di conflittualità tra residenti e reclutatori dell’esercito (TCR).

11 NOVEMBRE, (UCRAINA).

Questionari distribuiti dai rappresentanti dei Centri Territoriali di Reclutamento (TCR) negli istituti scolastici. Apparentemente sembra che si tratti di una raccolta dati per la quale tutti i ragazzi di 17 anni, compresi gli studenti delle scuole medie, devono essere iscritti nel registro militare. Gli elenchi di questi studenti devono essere presentati ai centri di reclutamento.

L’Ucraina è in fase di mobilitazione generale, quindi l’apparato statatale e militare deve sapere quanta carne da cannone ha potenzialmente a disposizione.
I questionari sono obbligatori, i dati vengono inseriti nel registro dei centri di reclutamento, come confermato su richiesta del “Centro per la prevenzione della disinformazione”.

12 NOVEMBRE, LUBLINO (POLONIA).

A dispetto delle recenti notizie circolate riguardo al fallimento della formazione della Legione ucraina in Polonia su base volontaria “per mancanza di aderenti“, il primo gruppo di ucraini residenti all’estero ha firmato contratti con le Forze armate dell’Ucraina. Lo riferisce il Ministero della Difesa ucraino. La procedura si è svolta presso gli uffici del Consolato Generale dell’Ucraina a Lublino, in Polonia, che ora sembra anche proporsi come centro di reclutamento per le Forze Armate ucraine.

Dalle notizie emerge che, subito dopo la cerimonia, i volontari si sono recati al campo di addestramento militare delle Forze armate polacche per sottoporsi all’addestramento di base che durerà 35 giorni, al termine dei quali i militari potranno proseguire la loro formazione con le unità speciali nelle basi NATO in Europa. L’addestramento sarà condotto sotto la guida di istruttori polacchi, ma le esercitazioni coinvolgeranno anche comandanti delle Forze armate ucraine.

Come riportato da Ukrinform, il 5 novembre il Consolato ha informato che circa 500 persone provenienti da 30 Paesi hanno fatto domanda per entrare nella Legione. La maggior parte di esse proviene da residenti in Polonia e nella Repubblica Ceca. È stato inoltre indicato che il 90% delle domande proveniva da uomini e il restante 10% da donne. I giovani sotto i 25 anni rappresentano circa la metà di tutte le persone che si sono iscritte alla Legione.

Nel luglio 2024, il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskyy e il Primo Ministro della Polonia Donald Tusk hanno firmato un accordo bilaterale di sicurezza tra i due Paesi. In particolare, il documento stabilisce un accordo sulla formazione e l’addestramento della Legione ucraina in Polonia.
Il Ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov ha invitato tutti gli ucraini in Europa ad unirsi alla Legione ucraina.

12 NOVEMBRE, MOSCA (RUSSIA).
Fin dall’inizio della mobilitazione, i raid per reclutare carne da cannone hanno avuto luogo in tutto lo Stato, ma ora sono aumentati. A Mosca, i coscritti vengono trattenuti nella metropolitana o sotto casa, portati in manette agli Uffici per l’arruolamento militare e direttamente reclutati. Contemporaneamente, i coscritti vengono intimiditi tramite chiamate, SMS e messaggistica istantanea, in cui viene intimato di presentarsi all’Ufficio per l’arruolamento militare con minaccia di responsabilità penale. Nella metropolitana di Mosca le telecamere riconoscono i volti dei giovani, che vengono arrestati dagli agenti di polizia e immediatamente portati in un Ufficio per l’arruolamento.
Testimonianza tratta dal canale liberal “Idite Lesom”:
Un amico è stato fermato nella metropolitana e gli è stata data una foto in cui la fotocamera lo identificava. La fotocamera ha segnalato che era in età di leva. Lo hanno portato a Ugreshskaya [strada in cui si trova una struttura di raccolta dei coscritti] dove c’erano altri ragazzi arrestati in metropolitana a cui hanno preso i telefoni, ecc. Il mio amico è scappato mentre tutti erano distratti. Sappiamo tutti che a Ugreshka la visita medica è solo una formalità, la probabilità che ti lascino andare è minima. E lì, infatti, danno una convocazione per essere arruolati il giorno successivo. Ugreshskaya è la fine.
13 NOVEMBRE, NOVOSIBIRSK (RUSSIA).

Guarda, qui c’è una rivolta.”
«Смотрите, здесь происходит бунт».

Alcuni soldati hanno organizzato, secondo le loro stesse parole e il video che hanno fatto circolare, una rivolta, distruggendo i locali dell’unità a cui erano sottoposti (n. 57849) prima di fuggire in almeno 12 dal villaggio di Kochenevo.

Il motivo della rivolta era che i comandanti volevano rimandarli al fronte.

Secondo la pubblicazione locale NGS “nell’unità 57849 erano state distaccate circa 30 persone provenienti da tutto il distretto militare centrale, che in precedenza avevano già lasciato le unità militari senza permesso“.

 

16 NOVEMBRE, (UCRAINA).

Uno dei moderatori di un canale Telegram regionale legato ad un progetto di monitoraggio della “busificazione” (rapimento di uomini da parte degli ufficiali per il reclutamento) e delle proteste popolari anti-mobilitazione è stato arrestato dai Servizi di Sicurezza statali. Questo canale aveva anche diffuso il presidio al Consolato ucraino di Milano del 4 novembre.

16 NOVEMBRE, (UCRAINA).
Uno dei moderatori di un canale Telegram regionale legato ad un progetto di monitoraggio della “busificazione” (rapimento di uomini da parte degli ufficiali per il reclutamento) e delle proteste popolari anti-mobilitazione è stato arrestato dai Servizi di Sicurezza statali. Questo canale aveva anche diffuso il presidio al Consolato ucraino di Milano del 4 novembre.
17 NOVEMBRE, BERLINO (GERMANIA).

Picchetto vicino alla Porta di Brandeburgo lanciato da alcuni emigrati ucraini contro la guerra.

Non vogliamo che gli uomini in Ucraina vengano rapiti, picchiati e tenuti negli scantinati. Chiediamo frontiere aperte e rispetto dei diritti umani. Vogliamo anche onorare la memoria degli uomini caduti morti dopo essere stati rapiti dal Centro di reclutamento territoriale (TCR).
Invitiamo tutti, molti hanno parenti rimasti in Ucraina, padri, fratelli e figli che sono in pericolo a causa della tirannia del potere dei criminali!

18 NOVEMBRE, ROMA (ITALIA).

“Droni, sistemi di disturbo radio, cani robot, occhiali con realtà virtuale”. Nella città militare di Cecchignola (Roma), “icona della naja”, si trova il “9° Reggimento Sicurezza Cibernetica Rombo” creato un anno fa. Questa Unità dell’Esercito italiano, addestrata per unire operazioni di cyberwar e guerra elettromagnetica, vede applicarsi le lezioni dei campi di battaglia ucraini, come esalta compiaciuta la propaganda mediatico-istituzionale.

Una realtà in cui all’interno dei grandi viali della Cecchignola, che hanno un’atmosfera marziale vecchio stile, con targhe di vecchi comandanti e medaglie d’oro, si vede circolare un quadrupede robot che si chiama Cesare, che è di meccanica statunitense ma di software interamente concepiti nel nostro paese. Una sorta di guardiano di questa nuova realtà…ed ecco che il cagnolino Cesare se ne torna tranquillo alla sua cuccia”.

19 NOVEMBRE, KIEV (UCRAINA).

Attacco incendiario alle Poste (Ukrposhta), responsabili di inviare cartoline di arruolamento.

21 NOVEMBRE, LUTSK (UCRAINA).

Uomini lottano contro i militari in un Centro di reclutamento.

23 NOVEMBRE, CHERNOMORSK (UCRAINA).

A Chernomorsk un uomo è stato fermato dall’Ufficio di registrazione e arruolamento militare per controllare i suoi documenti. In risposta l’uomo ha ricoperto i reclutatori di gas ed ha distrutto la loro auto con un martello prima di essere arrestato.

24 NOVEMBRE, KOVEL (UCRAINA).

Scontro con la polizia a Kovel, nella regione di Volyn. Gli agenti hanno buttato a terra un uomo, c’è stata una colluttazione, sono stati sparati colpi di arma da fuoco e usato spray al peperoncino da parte delle Forze dell’Ordine. I passanti si sono fermati, alcune donne hanno gridato contro la polizia. Al conflitto hanno preso parte anche persone in mimetica, parte di una milizia volontaria che supporta le unità armate dello Stato.

26 NOVEMBRE, KURSK (RUSSIA).

Un mercenario britannico che prestava servizio nella Legione straniera ucraina è stato catturato nella regione di Kursk: il primo caso di militare occidentale detenuto in Russia. In un video, diffuso dal canale Telegram Troika, Anderson, che ha fatto parte delle Forze armate britanniche fino al 2023, afferma di aver fatto parte di un battaglione di 400-500 soldati ucraini ex detenuti come istruttore, ma di essere stato costretto a combattere nel Kursk dagli stessi ucraini…

La vicenda in realtà dimostra che il governo britannico è già “Boots on the ground” in Ucraina.

Nel marzo 2022, 14 militari di origine ucraina della Legione Straniera francese furono arrestati perchè stavano rientrando in Ucraina. La Legione Straniera francese concede ai suoi soldati ucraini un “permesso eccezionale” di 15 giorni per recarsi nei paesi confinanti con l’Ucraina in modo che possano “aiutare le loro famiglie”. Ma formalmente è vietato loro di attraversare il confine ucraino.

27 NOVEMBRE, CHELYABISNK (RUSSIA).

L’FSB e la polizia hanno organizzato un raid con mandato di comparizione all’aeroporto di Chelyabinsk. Questo è il secondo caso di raid contro migranti all’aeroporto di Kurchatov nell’ultimo mese. I passeggeri di un volo diretto alla città di Osh nella Repubblica del Kirghizistan sono stati costretti a passare attraverso un terminale biometrico mobile. Quello che si sa dei risultati è che sono state controllate più di un centinaio di persone e, secondo il Ministero degli Interni, “alcuni stranieri hanno ricevuto una convocazione”.

29-30 NOVEMBRE E 2 DICEMBRE, ROMA (ITALIA).
NOVEMBRE, (UCRAINA). 

In Ucraina si registra un’ondata di sabotaggi contro le Forze di sicurezza, di cui secondo fonti locali non è chiara l'origine. Tre di questi casi si sono verificati a Kiev, in tutti sono stati usati esplosivi. 

Nel quartiere Dnepr della capitale, un militare si è chinato su un pacco che ha notato a terra, che è esploso, contenendo un ordigno esplosivo innescato a distanza. Secondo fonti locali il militare è morto. 

Un altro atto è avvenuto a metà novembre nel quartiere Pechersky di Kiev. La polizia ha ricevuto una segnalazione da parte di una donna che ha dichiarato di essere stata aggredita e di essersi chiusa in bagno. Quando sono arrivati sul posto, dopo aver aperto la porta gli agenti delle forze dell'ordine hanno sentito lo scoppio di una granata. L'esplosione è avvenuta nel corridoio dell'appartamento affittato. Sono seguiti arresti. 

La terza esplosione è avvenuta vicino alla stazione di polizia di Darnitsa. Fonti locali dicono che anche questo è stato un atto di sabotaggio.
28 NOVEMBRE, (ITALIA).

Anche i media più irregimentati d’Europa sono costretti a dare conto dell’ipotesi di collasso del fronte ucraino.

29 NOVEMBRE, (RUSSIA).

80mila morti: i dati sulle perdite russe in Ucraina dopo mille giorni di guerra. Il 29 novembre, Mediazona e la BBC avevano confermato i nomi di 80.973 soldati russi uccisi dall’inizio della guerra denominata “Operazione Militare Speciale” in Ucraina. Queste cifre riflettono solo una parte delle perdite effettive. All’inizio della guerra più della metà delle persone uccise non avevano nulla a che fare con l’Esercito. Tra i volontari si osserva un aumento particolarmente rapido delle perdite. Molti di loro muoiono appena 2-4 settimane dopo essere stati mandati al fronte. Sempre stando a questi dati parziali, la percentuale di morti tra i detenuti mandati in trincea sta gradualmente diminuendo. Se nel novembre 2023 rappresentavano il 26% di tutte le perdite, ora questa cifra è scesa al 18%. Ma la loro partecipazione alla guerra rimane significativa: moltissime unità di detenuti continuano a essere mandate come carne da macello in prima linea.

30 NOVEMBRE, (RUSSIA).

Si stima che ci siano alcune migliaia di cittadini nepalesi reclutati con l’inganno nell’esercito russo per combattere al fronte. Almeno 44 di loro sono stati uccisi nei combattimenti, molti cercano una via di fuga.

30 NOVEMBRE, ROMA (ITALIA).
Spezzone disfattista, antimilitarista e internazionalista al corteo contro la guerra e in solidarietà a Gaza.
🔥 Contro guerra e genocidio, sabotiamo la NATO.
🔥 Solidarietà ai disertori russi e ucraini. Al fianco di chi si ribella!
🔥 L’unico infiltrato è lo Stato. Solidali coi popoli in rivolta.