GENNAIO 2025, (UCRAINA).
Le donne in prima linea nell’opposizione alla mobilitazione forzata in Ucraina.
“Una delle principali forze in Ucraina, che oggi si oppone alla tirannia dell’esercito e della polizia in Ucraina, sono le donne. Le donne spesso cercano di combattere i membri del personale militare che cercano di rapire con la forza gli uomini per strada per mobilitarli e mandarli in prima linea. Non c’è un movimento organizzato di donne contro la guerra in Ucraina oggi, perché chiunque si opponga alla guerra è perseguitato e qualificato come traditore della patria. [come in Russia del resto… Ndt] Le donne ucraine sono anche tradite dal movimento femminista ucraino, diventato collaborazionista del militarismo, del nazionalismo e dell’autoritarismo ucraino.
Tutti questi video circolano attivamente sui social network ucraini, ma non sono pubblicati sui social network “mainstream” ucraini o occidentali. La redazione della pubblicazione antimilitarista “Dezertér”, edita in Repubblica Ceca, chiede di condividerli. (…) Guerra ai palazzi, pace alle case di paglia!”
5 GENNAIO, KIEV (UCRAINA).
In piazza Maidan a Kiev, un ragazzo ha cercato di bruciare le bandiere poste in memoria dei soldati caduti. Le ha bagnate con una molotov, ma non hanno preso fuoco. Lui stesso ha pubblicato il video su un social network con la sua faccia e le motivazioni dietro la sua azione. “È meglio lasciare che bruci la bandiera che l’intero Paese”, dice e parla di come “Maidan e le elezioni non ci salveranno”. La polizia ha dichiarato che sta cercando l’incendiario.
11 GENNAIO 2025, (UCRAINA).
Sinergie rafforzate tra lo Stato italiano e quello ucraino. L’11 gennaio si è tenuto un vertice tra il viceministro della difesa dell’Ucraina, il generale Anatoliy Klochko, ed una delegazione dell’Agenzia Industrie Difesa (AID), l’ente di diritto pubblico sotto il controllo del Ministero della Difesa italiano.
12 GENNAIO, (USA).
Parlando domenica alla rete statunitense ABC News, Mike Waltz, futuro consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, ha dato un quadro più chiaro del “piano di pace” della nuova amministrazione rispetto all’Ucraina.
Per “stabilizzare la prima linea” in Ucraina, secondo la futura amministrazione statunitense dovrebbero essere sacrificati più giovani ucraini.
“Un’altra cosa da affrontare è la stabilizzazione sul campo di battaglia. E’ una delle cose che chiederemo agli ucraini è che hanno problemi di reclutamento. La loro età di leva ora è di 26 anni, non 18, non credo che molte persone se ne rendano conto. [Abbassando l’età della mobilitazione] possono generare centinaia di migliaia di nuovi soldati“. Ha aggiunto che la squadra di Trump ha sentito parlare del basso morale dei soldati e dei problemi al fronte. “Ascolta, se gli ucraini chiedono al mondo intero di fare di tutto per la democrazia, abbiamo bisogno che lo facciano“, ha riassunto, ribadendo così la sacrificabilità della popolazione ucraina più povera in questa guerra per procura.
15 GENNAIO, EKATERINBURG (RUSSIA).
A Ekaterinburg un grosso striscione pubblicitario dell’Esercito è stato affisso sulla facciata di un edificio residenziale. In lettere giganti viene promesso per “il primo anno di attività un compenso da 5 milioni di rubli”. Simili striscioni compaiono sempre più spesso nelle zone residenziali in Russia, trasformando le case in piattaforme per la propaganda militare. Un altro tentativo di reclutare le persone con la promessa di grandi somme di denaro.
16 GENNAIO, (RUSSIA).
Putin ha firmato un decreto che richiama i riservisti per l’addestramento militare nel 2025.
Sulla base di questo documento, il dipartimento per la mobilitazione del Ministero della Difesa invierà una direttiva agli uffici regionali per la registrazione e l’arruolamento militare. Successivamente inizierà l’invio dei mandati di comparizione. E’ importante sapere che se non si risponde alla convocazione per l’addestramento, non esiste alcuna responsabilità penale, al massimo può essere inflitta una multa.
Invece se si risponde alla convocazione, durante l’addestramento si diventa a tutti gli effetti militari, il che significa che si è soggetti a responsabilità penale per crimini militari. Dopo una chiamata ufficiale per l’addestramento, si può essere ritenuti responsabili anche ai sensi degli articoli per abbandono non autorizzato di un’unità (articolo 337) o diserzione (art. 338 del codice penale della Federazione Russa).
16 GENNAIO, TRANSCARPAZIA (UCRAINA).
Protesta di una comunità rom contro i reclutatori dell’esercito (TCR) e la polizia.
17 GENNAIO, NERVIANO (ITALIA).
“In un freddo e tardo pomeriggio di venerdì 17 gennaio ci siamo avvicinati il più possibile alla sede di Leonardo spa Divisione Elettronica di Nerviano (Milano) per ricordare a tutte e tutti che anche – e soprattutto – alle nostre latitudini si producono strumenti di guerra. Un po’ di vernice, qualche striscione, qualche volantino. Un piccolo segnale, da cui però partiamo. NO ALLA GUERRA“.
18 GENNAIO, GENOVA (ITALIA).